Possiamo dire che i soggetti nevrotici si rifugiano nel proprio Io perché si difendono dall’esperienza dell’inconscio e non vogliono assumersi la responsabilità del proprio desiderio.
La nevrosi ossessiva è caratterizzata dalla ricerca del senso e sopporta male il non-senso, in questa struttura clinica il soggetto esige che tutto sia simbolizzato in maniera esaustiva. Nell’isteria invece il soggetto si presenta per la via della mancanza d’essere e dimostra quanto il senso sia insufficiente a render conto dell’essere del soggetto.
Essere figli è la condizione degli esseri umani, nessuno di noi può evitare di essere figlio, ossia nessuno di noi è padrone delle proprie origini. La vita del figlio prende origine dall’Altro. “Portiamo su di noi la scrittura dell’Altro senza mai poterla leggere chiaramente, né decifrare compiutamente” (Recalcati M., Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato, Feltrinelli, Milano 2017, p. 32).
La paranoia è una declinazione della struttura psicotica dove diventa prevalente il rapporto immaginario con gli altri. Nella psicosi paranoica la parte più pulsionale e oscura del soggetto viene proiettata sull'Altro.
Nel disturbo borderline di personalità il soggetto si trova sospeso tra l'incapacità a dare significato alle intenzioni dell'Altro e l'impossibilità a mettersi in gioco autenticamente in un progetto esistentivo.
Nella dinamica transferale l'analista può collocarsi, o essere collacato dal paziente, nella posizione dell'Altro della domanda. Ciò vuol dire che sulla figura dell'analista vengono proiettate quelle richieste che erano state originariamente rivolte al primo grande Altro con cui il soggetto è entrato in relazione in un'epoca precoce del suo sviluppo.
La rettifica soggettiva non è semplicemente un cambio di direzione o una svolta nel proprio percorso. La rettifica di cui parla Lacan è un'esperienza in cui il soggetto incontra la sua divisione soggettiva.
Alessitimia è un termine che indica un rapporto congelato con la vita emotiva. L'alessitimia ha una notevole importanza clinica in tutti quei sintomi psicopatologici che mettono in primo piano il corpo.
L'interpretazione psicoanalitica rischia di diventare illazione quando il significato attribuito alle parole del paziente deriva da un sapere precostituito.
Il complesso di Edipo segna una tappa fondamentale nello sviluppo psichico e relazionale dell'essere umano. Il complesso edipico per Freud e Lacan è un passaggio simbolico che fonda la dimensione desiderante del soggetto.
L'angoscia si presenta sempre quando ci troviamo di fronte all'enigmaticità del desiderio dell'Altro. L'angoscia ci destabilizza perché non abbiamo punti di riferimento per interpretare cosa l'Altro vuole da noi. Inoltre mentre proviamo angoscia non ci sentiamo padroni del turbamento che offusca i nostri pensieri e invade tutto il corpo.
Da punto di vista clinico il piano dell’agire sembra discostarsi radicalmente dal piano del dire, che invece viene privilegiato da tutti gli approcci terapeutici che puntano sulla dimensione trasformativa della parola.
Nella vita di una persona l’esperienza del Reale non si lascia insabbiare in nessun romanzo familiare, il Reale rimane sempre come un detrito mnestico e corporeo che nessuna elaborazione simbolica può corrodere fino in fondo.
Il soggetto nevrotico cerca nella mappa dell'Altro la spinta e la direzione per mettersi in gioco nella sua vita. Un elemento centrale dell'esitazione del nevrotico è la necessità di essere riconosciuto dall’Altro.