
Il rapporto tra inconscio e silenzio
Altro, immagine, corpo: in ciascuno di questi livelli di esperienza il silenzio si fa segno di una presenza e, al contempo, di un’assenza. La cura psicoanalitica è uno dei modi per esplorare le forme in cui tale presenza-assenza si manifesta nel rapporto con il proprio inconscio. L’inconscio si rivela infatti come parola e silenzio, come eco del passato e come segno ancora muto che attende di essere tradotto in avvenire.
Il rapporto tra inconscio e silenzio attraversa il viaggio psicoanalitico. Una cura psicoanalitica è un’occasione per mettersi sulle tracce di ciò che era stato già scritto nel destino del soggetto e sulle tracce silenziose che custodiscono un nuovo avvenire del desiderio inconscio. Un avvenire che, come in ogni pratica finalizzata alla crescita personale, pone all’orizzonte la capacità di essere soli in presenza dell’Altro.
Indice
L'Altro del linguaggio
Nasciamo nel mondo del linguaggio grazie a una relazione con un Altro che si prende cura di noi, un Altro che ha saputo interpretare il nostro pianto o le nostre grida come una domanda.
Senza questa prima interpretazione i suoni inarticolati di un bambino (o di una bambina) rimarrebbero solo un brusio che interrompe il silenzio e non diventerebbero mai l’espressione di una domanda che concerne i bisogni primari di una soggettività.
Sarebbero delle grida o dei pianti senza traduzione. È la presenza amorevole dell’Altro che li fa diventare dei messaggi. Quei suoni inarticolati vengono considerati dei significanti che potranno acquisire un significato.
“In questo momento sta piangendo perché vuole essere cambiata, in quest’altro momento sta gridando perché ha fame e vede i fratellini che hanno già iniziato a mangiare”. È l’Altro che attribuisce un senso a qualcosa che rimarrà per diverso tempo in esilio dall’articolazione del linguaggio. Basterà però soltanto questo gesto di accoglienza del pianto e delle grida per introdurre il soggetto nel campo del linguaggio e della relazione intersoggettiva.
Per qualche spunto in più guarda questo video su sintonizzazione e traduzione materna: