
Il Sé, il narcisismo e la disorganizzazione
In questo breve spunto propongo una rapida panoramica sulle teorie di Kohut, Kernberg, Stern, Mitchell e Lyons-Ruth. Nell’approccio teorico di questi autori la relazione con l’Altro risulta fondamentale per poter comprendere gli inciampi psicopatologici che possono compromettere la costituzione del Sé.
Il funzionamento dei pazienti borderline mostra in modo paradigmatico l’intreccio psicopatologico che lega insieme la dimensione del Sé, del narcisismo e della disorganizzazione soggettiva.
Indice
Il Sé e il narcisismo
Il narcisismo nella teorizzazione di Heinz Kohut viene considerato come un importante fattore di crescita dell’individuo.
I bisogni narcisistici riguardano in primo luogo l’amore di Sé e l’autostima: ogni bambino ha il desiderio di sentirsi valorizzato.
Gli oggetti-Sé facilitano la costruzione di un “Sé-grandioso” che consente al bambino di organizzare le sue esperienze in un sistema coerente.
L’empatia genitoriale sostiene le aspettative onnipotenti del bambino favorendo la graduale formazione di una rappresentazione di Sé che superi il senso di vulnerabilità infantile [cfr. Kohut H. (1971), Narcisismo e analisi del Sé, Bollati Boringhieri, Torino 1976; Kohut H. (1977), La guarigione del Sé, Bollati Boringhieri, Torino 1980].
Nella teoria dell’attaccamento i concetti di onnipotenza e di grandiosità non sono stati empiricamente accettati, ma rimane indubbio il valore riposto nel concetto di empatia in riferimento allo sviluppo dell’autostima.
Per qualche spunto in più guarda questo video sull'inconscio tra parola piena e parola vuota: