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Come uscire dalla depressione

Come uscire dalla depressione

Per uscire dalla depresssione bisogna scegliere il proprio desiderio, perché solo lo slancio del desiderio riapre alla vita.

La depressione nevrotica è una perdita dello slancio vitale che può essere superata solo se il soggetto recupera un rapporto profondo con la sua vocazione più intima.

La depressione nevrotica - che va distinta dalla melanconia psicotica e dalla depressione con forti oscillazioni dell'umore - può essere innescata da una perdita, da una delusione, da un fallimento o da altre forme di caduta. Per rialzarsi e uscire dalla depressione bisogna accettare queste perdite.

Se un soggetto rimane per troppo tempo a "contemplare" la perdita rischia di stabilire con la perdita una sorta di relazione da cui farà fatica a staccarsi. In questa condizione è difficile uscire dalla depressione perché la depressione consiste proprio nel mantenimento del rapporto con la perdita, come se il soggetto si trovasse paradossalmente a non voler perdere la perdita.

Ciò non vuol dire che una persona per uscire dalla depressione non deve fare i conti con la perdita, perché ogni vera accettazione della perdita richiede un tempo per il dolore e un tempo per l'elaborazione delle condizioni inconsce che impediscono di accettare la perdita.

Nella depressione c'è un momento in cui l'elaborazione della perdita si trasforma nel non voler assumere le conseguenze di ciò che si è compreso attraverso l'elaborazione.

La depressione diventa nevrotica quando il soggetto invece di accogliere fino in fondo la perdita rimane attaccato a ciò se n'è andato. Nella depressione il soggetto coltiva il suo rapporto con ciò che è stato perso senza lasciarlo. In questo senso la depressione nevrotica si configura come il sintomo di un non voler uscire dalla perdita.

Il desiderio invece fa della perdita la condizione per una nuova apertura. Il desiderio non è la fuga maniacale dalla perdita, il desiderio non assomiglia per niente alla sostituzione di un oggetto con un altro oggetto, il desiderio non scaturisce dall'urgenza di colmare la perdita.

Il desiderio che fa uscire dalla depressione scaturisce dalla perdita, diventa una conseguenza della perdita perché il soggetto confrontandosi fino in fondo con la perdita non fa delle perdita la causa della sua chiusura verso la vita.

Per uscire dalla depressione e ritornare ad aprirsi alla vita bisogna quindi voler perdere la perdita, voler lasciare la perdita e non fare dunque della perdita l'alibi e la causa per non aprirsi più alla vita.

E così, anche dopo la perdita di un amore importante, una persona può ritornare ad amare perché la perdita dell'amore non è una ragione sufficiente per smettere di voler amare. In questo modo la fine di un amore, trascorso il tempo di elaborazione della perdita, non coincide con la chiusura della vita verso l'amore.

Quindi se la depressione è una chiusura perché è un non voler lasciare ciò che si è perso, il desiderio è un'apertura perché mostra che la voglia di aprirsi alla vita è più forte dei rischi e delle perdite che questa apertura può comportare.

 

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Psicoterapeuta Torino
Nicolò Terminio, psicoterapeuta e dottore di ricerca, lavora come psicoanalista a Torino.
La pratica psicoanalitica di Nicolò è caratterizzata dal confronto costante con la ricerca scientifica più aggiornata.
Allo stesso tempo dedica una particolare attenzione alla dimensione creativa del soggetto.
I suoi ambiti clinici e di ricerca riguardano la cura dei nuovi sintomi (ansia, attacchi di panico e depressione; anoressia, bulimia e obesità; gioco d’azzardo patologico e nuove dipendenze) e in particolare la clinica borderline.

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