
L’oggetto causa del desiderio
Il prodotto del discorso dell’analista è la lettera asemantica che esprime la nostra esperienza di godimento. Porre in posizione di agente l’oggetto a implica mettere al lavoro il soggetto diviso ($) per produrre il marchio di godimento con cui il linguaggio lo ha catturato.
Gli S1 prodotti nel discorso dell’analista sono quei significanti che non sono ancora diventati significanti e che costituiscono un evento dove l’incontro con il linguaggio è in primo luogo un’esperienza di godimento.
Indice
Separazione e fantasma
Gli S1 del discorso dell’analista non indicano ancora quel significante che rappresenta il soggetto ($) per un altro significante (S2) ritagliando una perdita d’essere (oggetto a). Sono gli S1 che prima generano e poi tagliano fuori quella dimensione pulsionale che il soggetto recupererà attraverso l’oggetto a.
L’oggetto a scaturisce dall’operazione di alienazione ed entra in gioco nel tempo della separazione quando il soggetto risponde con la costruzione del fantasma al desiderio enigmatico dell’Altro.
Nella separazione l’oggetto a è quella parte di sé che il soggetto sovrappone alla mancanza dell’Altro. In questo modo la separazione complica lo statuto dell’oggetto a per il soggetto.
Nella costruzione del fantasma – che avviene con la separazione – l’oggetto a viene sovrapposto all’oggetto a cui mira il desiderio dell’Altro.
Il fantasma da un lato consente al $ di recuperare la perdita d’essere (oggetto a) che era stata ritagliata con l’operazione di alienazione, ma dall’altro lato confonde la causa del desiderio del soggetto con il desiderio dell’Altro.
Per qualche spunto in più sul rapporto tra causa del desiderio e desiderio dell'Altro si veda questo video sulle due anime del desiderio: