L’olofrase è un concetto della psicoanalisi lacaniana mutuato dalla linguistica: durante l’apprendimento del linguaggio i bambini attraversano una fase in cui utilizzano una singola parola per trasmettere il significato di una intera frase.
Gli elementi da individuare per l’interpretazione sono già nelle parole del paziente. Il discorso dell’analizzante rivela una organizzazione che mostra la funzione dei singoli elementi.
Un elemento centrale della vita del nevrotico è la necessità di essere riconosciuto dall’Altro. Il soggetto nevrotico non chiede di essere riconosciuto come soggetto in quanto tale, desidera piuttosto essere riconosciuto nella sua particolarità di soggetto desiderante.
Nella prima fase dell’insegnamento di Lacan la parola sembra restituire al soggetto il senso della sua esperienza: la relazione con l’Altro del linguaggio può ricongiungere il soggetto a quel capitolo che era rimasto censurato nell’inconscio. Nelle successive scansioni del percorso di Lacan però il luogo del soggetto viene diviso e separato dalla possibilità di realizzarsi in modo esaustivo nella parola.
Le persone che leggono, ascoltano e si lasciano toccare dalla parola di Massimo Recalcati sono interessate al suo discorso non perché parli di Lacan in modo comprensibile. Ripercorrendo l’insegnamento di Lacan Recalcati esprime sicuramente un discorso chiaro a tutti ma spinge anche ciascuno a interrogarsi sulla singolarità del proprio desiderio.