Classicamente nell'orientamento psicoanalitico il sintomo nevrotico viene inteso come espressione di un conflitto che deve essere superato per poter vivere lo slancio del desiderio.
Nell’incontro clinico possiamo correre il rischio si seguire esclusivamente un approccio psicopatologico che consiste nella categorizzazione dei fenomeni osservati o, in altri casi, di appoggiare le nostre inferenze a un uso dei modelli e delle teorie psicoanalitiche che riconduce il non ancora conosciuto del soggetto al già saputo della teoria.
Nel suo pensiero clinico Corrado Pontalti utilizza il costrutto di “persona” con lo sforzo di superare le concezioni solipsistiche dell’individuo e della psicopatologia.
La scrittura della propria autobiografia offre l'opportunità per diventare sé stessi e i percorsi per compiere il viaggio autobiografico sono tanto diversi quanto le persone che li intraprendono.
Le psicosi sintetiche ci permettono di comprendere la clinica della tossicomania senza cedere però alla tentazione nosografica della doppia diagnosi.
Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è una dipendenza patologica molto grave sebbene non contempli l'abuso di sostanze.
Il GAP è molto subdolo, infatti quando guardiamo una persona non ci accorgiamo facilmente se è un giocatore d'azzardo come avverrebbe invece se fosse un alcolista o un tossicodipendente perché nelle dipendenze da sostanze psicoattive il corpo a un certo punto fa trasparire anche agli altri quella verità che si cela dietro le false apparenze.
Dietro il luccichio che contorna il gioco d'azzardo c'è uno sfondo nero che annienta ogni possibilità di ritrovare sé stessi.
I discorsi pubblicitari dei brand che accompagnano la nostra vita provano a sedurci con quelle stesse luci che sembrano prometterci una vita finalmente soddisfatta. Il consumismo va a braccetto con l'azzardo perché fa balenare la possibilità di una pienezza che in realtà non arriverà mai.
Ci sono tre stadi nel gioco d'azzardo patologico. I pazienti, quando ormai la loro vita è quasi distrutta, ci raccontano che all'inizio giocavano per vincere. A un certo punto però la loro compulsione è diventata più forte e si è sganciata persino dall'aspettativa di vincere.
La psicoanalisi lacaniana è una delle terapie psicodinamiche. Nella prospettiva psicoanalitica il sintomo è innanzitutto il frutto di una storia. I sintomi non sono disturbi da aggiustare o da eliminare, sono semmai degli indicatori preziosi per scoprire la dimensione più intima e soggettiva dei pazienti.
Corso base di Psicopatologia Fenomenologica
Lezione su "Il mondo dei pazienti con disturbo del comportamento alimentare"
La pratica psicoanalitica di Nicolò è caratterizzata dal confronto costante con la ricerca scientifica più aggiornata.
Allo stesso tempo dedica una particolare attenzione alla dimensione creativa del soggetto.I suoi ambiti clinici e di ricerca riguardano la cura dei nuovi sintomi (ansia, attacchi di panico e depressione; anoressia, bulimia e obesità; gioco d’azzardo patologico e nuove dipendenze) e in particolare la clinica borderline.